Quali sono le coltivazioni più redditizie?

Il mestiere dell’agricoltore non è affatto facile. Rispetto al passato, infatti, questa professione sta subendo moltissimi cambiamenti e sono moltissimi i coltivatori che abbandonano i campi perché non riescono a competere con il mercato estero d’importazione, con le multinazionali o che non riescono ad adattarsi alle volubili richieste del mercato. A complicare ulteriormente le cose ci sono anche i cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento: nonostante le contromisure prese da molti governi, infatti, queste mutazioni climatiche sembrano destinate a cambiare definitivamente il mondo in generale e l’intera agricoltura.

Queste difficoltà possono scoraggiare i più dal provare ad intraprendere questa professione; eppure il mondo avrà sempre bisogno di persone intraprendenti che decidono di fare gli agricoltori. Per avviare la propria attività, portarla al successo e restare competitivi in questo difficile mondo occorre capire quali sono le coltivazioni più redditizie e concentrare il proprio modello di business su quelle. Alle volte è anche possibile prevedere quando la richiesta di un certo prodotto aumenterà, rendendola una coltivazione redditizia: è il caso della canapa light dopo che i derivati di questa pianta, come olio cbd, acquistabili in qualsiasi weedshop online, sono diventati legali in Italia.

Coltivazioni non tradizionali

Naturalmente, in questo articolo parleremo di coltivazioni non tradizionali; infatti, raramente le piante più diffuse rappresentano un investimento di successo. Coltivare piante non comuni, o iniziare a trattare alcuni dei prodotti di cui parleremo in seguito, può non essere facile e richiedere un iniziale periodo di ricerca delle informazioni e può presentare altri problemi di natura logistica, ma ne vale sicuramente la pena: grazie alla minore concorrenza rispetto ai prodotti agricoli tipici si potranno fare senza alcun dubbio affari migliori.

Quali coltivazioni scegliere

Se ti stai chiedendo quali coltivazioni scegliere, partiamo subito con il dire che non c’è una coltivazione in assoluto migliore di un’altra: i prodotti più redditizi, solitamente, hanno bisogno di condizioni specifiche e una cura maggiore rispetto ai prodotti derivanti da coltivazioni più classiche. In alcuni casi la tecnologia può essere un aiuto importante, ma non può eliminare tutte le difficoltà o i fattori di rischio. L’esempio perfetto è il Ginseng, una pianta davvero molto richiesta: la maturazione della pianta richiede anni di cure costanti. Anche il bambù e lo zafferano sono molto richiesti sul mercato e non vengono spesso coltivati in Italia e possono, quindi, rappresentare un ottimo investimento. La canapa light sativa, come già citato prima, è un prodotto che sta vivendo un momento di forte popolarità ma che non viene coltivata dalla maggior parte degli agricoltori, probabilmente anche a causa dello stigma sociale che questa pianta si porta dietro. Altri investimenti che possono generare un discreto successo economico sono la coltivazione di fiori e la coltivazione di erbe medicinali.

Comments

comments