Con il via libera da parte dell’Unione europea al marchio Igp per l’ Aceto Balsamico di Modena diventeranno 63 i prodotti italiani a Indicazione Geografica Protetta.
Un risultato importante, commenta Confagricoltura, che arriva dopo un iter durato oltre tredici anni e che rappresenta il giusto riconoscimento di uno dei più apprezzati prodotti agroalimentari del nostro Paese. Da non confondere con l’ Aceto Balsamico Tradizionale, che è già una Dop.
Ma che differenza c’è tra i due marchi?
Dop (Denominazione d’Origine Protetta) identifica un prodotto la cui produzione, elaborazione e trasformazione hanno tutte luogo in un’area geografica determinata e caratterizzata da una perizia riconosciuta e constatata. Igp (Indicazione geografica Protetta) un prodotto in cui almeno una delle fasi produttive avviene una determinata area. Pur nelle loro differenze, entrambi, offrono la massima garanzia europea in termini di trasparenza, sicurezza, genuinità.
Proprio per far conoscere al grande pubblico il significato e la differenza tra i marchi a denominazione, Confagricoltura sta realizzando un progetto di comunicazione triennale finanziato con il contributo della Ue e dello Stato italiano.
Dopo aver trattato nel 2007 i prodotti DOP e nel 2008 quelli IGP, la campagna intende ricapitolare, in questo 2009, il patrimonio di eccellenza qualitativa, di rigore produttivo e di capacità imprenditoriale insito in tutti i prodotti agro-alimentari a qualità normata, con un focus particolare sui prodotti STG (Specialità Tradizionale Garantita).
Al marchio Stg è dedicato lo stand di Confagricoltura a Tuttofood, la Fiera dell’agroalimentare che ha aperto i battenti oggi a Milano, in cui è possibile ricevere tutte le informazioni sulla campagna e partecipare a originali degustazioni a base di mozzarella Stg (l’unico prodotto oggi riconosciuto in Italia) in abbinamento a prodotti Dop e Igp.
Confagricoltura ricorda che l’Italia è il primo Paese per numero di prodotti certificati: 178 su 856 (pari al 21% del totale), così suddivisi: 115 DOP, 62 IGP e 1 STG.
Secondo lo studio dell’ISMEA “Tendenze recenti del mercato delle DOP e IGP” (settembre 2008), il mercato dei prodotti a qualità normata, negli ultimi anni, è in continua crescita, sia come numero di denominazioni e di prodotti in attesa di riconoscimento, sia dal punto di vista della produzione e del giro d’affari”.
In particolare, nel 2007 il fatturato dei prodotti certificati IGP, DOP e STG ha toccato i 5,608 miliardi di euro alla produzione e i 9,742 miliardi al consumo: rispettivamente +11,5% e +5,9% sul 2006; +24,9% e +15,7% sul 2005. Dal punto di vista quantitativo, le tonnellate prodotte sono state 1.827.646, pari a +26,74% sul 2006.
Significativo anche il costante aumento registrato nell’ultimo triennio del fatturato esportato: da 883 milioni di euro nel 2005 a 1,103 miliardi nel 2006, a 1,368 miliardi nel 2007 (+24,1% rispetto al 2006 e +54,9% sul 2006), pari al 14% del totale del fatturato al consumo. Di tutto l’export, nel 2007 più dei 4/5 sono stati destinati ai Paesi dell’Unione Europea, mentre il resto è stato venduto nei Paesi terzi.