L’olio della Puglia è un olio extra vergine di origine pugliese, lavorato in Puglia unicamente mediante processi di spremitura meccanici di olive coltivate in Puglia, appartenenti a cultivar tipiche quali Bosana, Frantoio, Leccino, Moraiolo, Pendolino, Casaliva, Rosciola, Taggiasca,
Coratina, Dolce, Agogia , tipiche cultivar da olio.
Secondo quanto riportato nelle Sacre Scritture, l’ulivo era già presente agli albori dell’umanità, infatti nel Vecchio Testamento l’ulivo è spesso menzionato. La zona di origine dell’olivo sembra essere in Asia Minore, e poi, attraverso popoli quali Fenici, Cartaginesi, Greci, e Romani si è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo.
Secondo l’ipotesi di alcuni studiosi furono proprio i Romani ad introdurre l’ulivo in Puglia.
Conoscere la natura, l’olio e gli olivi, per farsi emozionare dalla loro bellezza è il primo passo per meglio rispettarli e tutelarli. L’agricoltura biologica dell’olio è un moderno metodo di produzione agricola che ha come principali obiettivi la produzione di olii sani e di elevata qualità, la salvaguardia dell’ambiente e l’aumento della fertilità dei terreni. Anche la potatura è una pratica indispensabile di cui un buon olivicoltore non può fare a meno soprattutto quella di formazione con la quale si conforma la chioma su una figura geometrica.
Una passeggiata lungo le strade bianche del territorio delle Murge in Puglia, tra le masserie storiche di Puglia, fino ai boschi di macchia della scarpata murgiana, permetterà di ammirare gli olivi
monumentali e le coltivazioni per le produzioni di olio che si estendono a vista d’occhio; lo stesso accade in provincia di Lecce, nel Salento, ove negli ultimi anni ha iniziato a maturare una tendenza al recupero delle bellezze naturali e secolari e produttive che caratterizzano questa zona: gli olivi.
L’olio di oliva è il condimento da preferire in assoluto sia crudo, che per cucinare.
Numerose sono in Puglia le sagre gastronomiche dedicate ogni estate alle olive, come la famosissima Sagra delle Olive a Sannicandro di Bari (BA) in ottobre. Si ricordano infatti le rinomatissime e numerose cultivar Ascolana Tenera, Oliva di Cerignola, Sant’Agostino,
esclusivamente da mensa; esistono anche cultivar a duplice attitudine (da mensa e da olio) quali:
Carolea, Itrana, Tonda Iblea.Durante la festa le olive e l’olio possono essere degustati e acquistati nei vari stand; a completare l’evento non mancano mai mercatini dei prodotti tipici locali.
Laddove l’enogastronomia si alterna ai riflessi argentati degli olivi, si ergono muretti a secco, pajare e trulli, nel silenzio della campagna pugliese disseminata solo dagli olivi secolari .