La Lavanda è una pianta che porta numerosi vantaggi per chi la coltiva. Non si tratta solo di un semplice cespuglio immaginato esclusivamente come abbellente di un giardino o un orto. I vantaggi che questa pianta apporta all’ambiente innanzitutto e a coloro che decidono di coltivarla in gran quantità a scopi economici, sono molti di più. Iniziamo col dire che la lavanda attira le api. Questo cosa significa per il coltivatore? Che seminando tante piante di lavanda, si potrà avvantaggiare di molto il naturale processo di impollinazione e, per chi possiede nei paraggi altri tipi di coltivazioni, questo potrebbe risultare un grandissimo beneficio soprattutto in termini di rendimento. Ma anche chi è apicoltore può sfruttare – per i medesimi motivi sopra descritti – le incredibili proprietà della lavanda: provate a piantare questa pianta nei paraggi delle arnie e vedrete che gli insetti saranno attirati in modo del tutto spontaneo, nel pieno rispetto della natura e dei suoi cicli. E il miele che verrà prodotto dalle api grazie alla lavanda, viene considerato tra i più pregiati sul mercato!
Ma la lavanda è anche una pianta officinale. Grazie alle sue numerose proprietà benefiche (ben documentate a livello scientifico), questa pianta può trovare diverse ed interessanti applicazioni sia in campo medicale che culinario. Quindi una buona produzione di lavanda, può essere poi commercializzata presso case farmaceutiche, laboratori che realizzano prodotti di bellezza o per il benessere e aziende in ambito alimentare. Vediamo ora come produrre la Lavanda nel migliore dei modi, così da apportare vantaggi per i coltivatori ed essere inserita nella filiera industriale, comprensiva quindi della verifica in due passaggi e delle regolamentazioni sulla distribuzione alimentare. Innanzitutto, il clima: trattandosi di una pianta che risulta molto resistente all’aridità e al calore, la lavanda ha bisogno di zone soleggiate, possibilmente ventose. Per sua natura, ben sopporta le estati anche molto secche, ma esistono anche altre varietà di lavanda che riescono ad adattarsi a climi più freddi. Il terreno più adatto per questo tipo di coltivazione è quello che non presenta ristagni d’acqua, quindi un terreno leggero. Questa pianta cresce molto bene anche su terreni sassosi, calcarei a ph non troppo acido. Trattandosi di una pianta che non presuppone molti elementi nutritivi, non necessita di concimazione nel momento in cui viene seminata o impiantata. Questo però non significa che la lavanda non abbia bisogno di alcun tipo di cura: prendete appunti sui vostri fogli di lavoro, pur essendo una pianta perenne, di tanto in tanto bisognerebbe rinnovare il nutrimento con letame maturo e apporti di compost, quindi sostanza organica
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