Agricoltura biodinamica, cos’è e perché è diversa da quella biologica

Quando si parla di agricoltura biodinamica si intende un modo di fare agricoltura in sintonia con la natura, con la terra e con gli uomini. La concimazione, la coltivazione e l’allevamento sono processi che vengono attuati con modalità che rispettano e promuovono sia la fertilità e la vitalità di un terreno che le qualità tipiche delle specie vegetali e animali. Come ci spiegano gli esperti del settore Az Agri, si tratta quindi di un metodo di coltivazione che non richiede né l’intervento umano né l’utilizzo di fertilizzanti: va specificato che questo tipo di agricoltura non è basato su metodi scientifici ma più sui metodi tradizionali di coltivazioni. Nulla vieta di basarsi quindi sui dettami di questa agricoltura, ma è sempre bene affidarsi a professionisti di settore e lasciarsi aiutare dalla scienza e dalle tecniche avanzate ormai raggiunte.

Differenza tra Agricoltura Biodinamica e Biologia

Non bisogna confondere l’agricoltura biologica con quella biodinamica: la seconda deriva dalla prima ma si differenzia in quanto regolata non solo da una serie di norme continuamente aggiornate e approvate dall’Unione Europea, la quale disciplina la produzione, la distribuzione e la commercializzazione dei prodotti bio, ma anche da altre certificazioni, come Demeter. Inoltre, entrambe sposano il principio del divieto di utilizzo di fertilizzanti e pesticidi chimici.

La caratteristica distintiva dell’agricoltura biodinamica è quella di seguire i cicli lunari sia nella fase di semina che per i lavori nei campi, come vuole la tradizione.

La biodinamica si fonda sull’interconnessione tra terreno e cielo: il principio base nasce dal concetto che la fattoria è un organismo a se stante, in cui tutti i suoi abitanti sono autonomi ma allo stesso tempo interconnessi tra loro da relazioni che ne consentono la sopravvivenza reciproca.

Su questa base, poi, le piante, gli animali, i loro scarti (come le feci) e lo stesso contadino concorrono a fertilizzare, nutrire e mantenere in salute l’intero ecosistema.

Gli strumenti utilizzati per mantenere la biodiversità sono:

  • Lunario con fasi lunari; 
  • Preparati di minerali ed erbe.

Le fasi lunari

L’agricoltura biodinamica considera dunque fondamentale su tutto l’organismo l’influsso di una dimensione cosmica e di conseguenza identifica nei preparati, nelle varietà di piante e nelle fasi lunari agenti che ne intensificano gli effetti. 

La parte “Dinamica” mette in evidenza il fatto che le forze terrestri influenzano la crescita delle piante. Gli agricoltori biodinamici utilizzano le proprie conoscenze sul piano pratico scegliendo il momento per seminare e per piantare, per utilizzare varie tecniche di coltura ed effettuare il raccolto in base alle forze cosmiche attive in quel momento. Da alcuni studi è anche emerso un calendario biodinamico delle semine, attualmente usato da tutti gli agricoltori biodinamici del mondo. Tale tipologia di agricoltura necessita di conoscenze e competenze specifiche circa la terra, il cosmo e le sinergie che relazionano tali elementi, per cui è bene affidarsi ad agricoltori esperti.

Infatti si ritiene che i pianeti esercitino un’influenza su metalli, rocce, piante, animali e sull’uomo. Come il sole contribuisce alla crescita delle piante e la luna, ad esempio, influisce sul contenuto idrico di tutti gli organismi, i pianeti influenzano la terra e i suoi abitanti. 

Fin dall’antichità, i pianeti sono stati suddivisi in pianeti vicini (Luna, Mercurio e Venere tra la terra e il sole) e pianeti lontani (Marte, Giove e Saturno). I pianeti vicini operano direttamente, attraverso l’atmosfera, o indirettamente, tramite l’acqua, l’humus o il calcio (calcare, potassio e sodio) sulla crescita delle piante. Le influenze di Marte, Giove e Saturno sono invece canalizzate attraverso il calore e il silice (quarzo, feldspato, mica e orneblenda); queste forze penetrano attraverso il contenuto di silice del suolo e salgono nella pianta esprimendosi nei colori dei fiori, nella frutta e nella produzione di semi. Contribuiscono inoltre alle forme di piante sempreverdi, quali lo sviluppo dei boschi.

L’utilizzo dei preparati come il cornoletame e cornosilice è un’estensione pratica di queste idee. La loro azione è volta a migliorare i processi metabolici sia delle piante che del terreno mediante energie trasportate da materiali potenziati. 

L’equilibrio che coinvolge l’organismo della fattoria porta a rispettare il biosistema e i suoi esseri viventi, che sono considerati utili. Questa visione fa sì che, ad esempio, non esistano piante infestanti da eliminare perché tutte sono necessarie alla sopravvivenza del sistema.

I preparati naturali per fertilizzare la terra

La base di tutto è l’utilizzo di preparati biodinamici. Sono gli strumenti fondamentali per fertilizzare il suolo, perché capaci di trasferire le forze cosmiche alla terra.

Tra gli elementi utilizzati per crearli si trovano erbe e minerali, adoperati anche in fitoterapia, come l’achillea, il tarassaco, l’equiseto e la valeriana.

Ciascun preparato serve per uno specifico processo di decomposizione del suolo e la dose è minima rispetto alla massa dell’organismo da trattare.

La miscela più famosa è il “Preparato 500, cornoletame“. Esso prevede l’utilizzo del letame di vacca, la quale deve aver preferibilmente partorito almeno una volta. Il letame viene poi inserito all’interno di un corno di vacca, seppellito e lasciato fermentare sotto terra per tutto l’inverno. Una volta dissotterrato lo si miscela con dell’acqua tiepida o piovana e lo si dinamizza, ovvero viene mescolato per un’ora al fine di creare dei vortici. Infine lo si distribuisce al suolo con la pompa a spalla.

Alcuni studi hanno dimostrato che i microorganismi e la stessa struttura del suolo sembrano godere di effetti positivi, quali fertilità, biodiversità e maggiore stimolo allo sviluppo della crescita delle piante.

La certificazione Demeter e l’Agricoltura Biologica

L’agricoltura biologica, a differenza della biodinamica, necessita di certificazioni europee: lo standard Demeter.

Si tratta di un marchio internazionale che certifica la provenienza del cibo da metodi di coltivazione biologica. Di fatto, essa costituisce l’unica garanzia che un vino, un cereale o un formaggio siano veramente prodotti seguendo i principi di questa coltivazione

I prodotti biologici offrono quindi una duplice tutela per i consumatori, per ottenere il marchio Demeter Italia è infatti necessario che l’azienda sia prima assoggettata al controllo per l’agricoltura biologica come previsto dal REG.CE 834/07 e 889/08 e sia quindi certificata biologica.

Acquistare prodotti da agricoltura biologica come formaggi, olio, yogurt, farine, cereali e pasta assicura un pasto ricco di gusto e rispettoso dell’ambiente, degli animali e dell’intera biosfera.

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