Brutta sorpresa per il comparto agricolo italiano. Secondo gli ultimi dati il reddito degli agricoltori è letteralmente crollato. La situazione non è certo nuova, la crisi sta mordendo un settore già in ginocchio. Se non si interverrà urgentemente con misure drastiche molte aziende agricole saranno costrette a chiudere i battenti.
Il presidente della Cia commenta le rilevazioni Eurostat che confermano una caduta libera (meno 25,3 per cento nel 2009) dei livelli reddituali dei nostri produttori. “Questo conferma che la mobilitazione non è affatto campata in aria. Subito la dichiarazione dello stato di crisi del settore e la convocazione del Tavolo agroalimentare con la presenza dei ministri Tremonti e Maroni.
“Il dato non ci sorprende affatto, Da tempo sottolineano la gravità della crisi dell’agricoltura italiana. Il tracollo dei redditi è, quindi, la diretta conseguenza di un’emergenza che vede i produttori fare i conti con prezzi in drammatico crollo e costi sempre più stellari. La nostra mobilitazione non nasce, dunque, dal caso. Né è campata in aria la nostra critica alla finanziaria che per il settore contiene poco e nulla. Solo il governo pare non abbia compreso la realtà agricola che ogni giorno di più diventa difficile e complessa”. E’ quanto afferma il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito alle rilevazioni di Eurostat che indicano una caduta libera (meno 25,3 per cento) dei redditi degli agricoltori italiani che nell’Unione europea occupano un posto di coda. Dietro di noi ci sono soltanto gli ungheresi (meno 35,6 per cento).
“Il grido d’allarme che da tempo abbiamo lanciato oggi -avverte Politi- trova la sua tangibile conferma. La situazione degli agricoltori del nostro Paese è ormai da ‘bollino rosso’. Basta andare tra i nostri produttori per capire la gravità dello scenario. Senza misure mirate, concrete e straordinarie, c’è il rischio di un vero tracollo. Migliaia di imprese saranno costrette a chiudere i battenti perchè impossibilitate a stare sul mercato. Una tragedia che occorre assolutamente evitare. Il governo deve intervenire al più presto. Anche perché, come abbiamo denunciato nei giorni scorsi, nelle campagne c’è grande tensione e malessere. A rischio lo stesso ordine pubblico”.
“Davanti ai drammatici dati di Eurostat non si può rimanere impassibili. Per tale ragione -aggiunge il presidente della Cia- è indispensabile che il governo adotti precise iniziative. Visto che la legge finanziaria è praticamente ‘blindata’, bisogna dichiarare lo stato di crisi del settore e convocare al più presto il Tavolo agroalimentare a Palazzo Chigi. Una riunione tra tutti i soggetti della filiera è fondamentale per individuare le strategie da adottare per cercare di superare l’attuale crisi. Per questo abbiamo chiesto che vi sia anche la partecipazione dei ministri dell’Economia Giulio Tremonti e dell’Interno Roberto Maroni”.
“I dati Eurostat -conclude Politi- sono una risposta a chi in questi giorni ha sottovalutato la crisi del settore, affermando che con le misure previste in finanziaria rappresentano importanti strumenti a sostegno dell’agricoltura. Sono dati che suonano come un campanello d’allarme che il governo deve cogliere immediatamente e operare affinché si portino avanti azioni in grado di aprire nuove prospettive. Il tempo, in questo particolare caso, non gioca a favore. Bisogna, pertanto, agire il più presto possibile”.