Le coltivazioni di grano: un tesoro per gli amanti della Pastiera Napoletana!


Da sempre, il grano è stato protagonista della nostra dieta. Anche se in passato veniva usato molto più frequentemente di quanto lo si usa oggi, rimane pur sempre una materia prima essenziale all’interno della nostra alimentazione. Per quanto si sia cercato di sostituirlo, con variazioni nella composizione (a volte anche genetiche), o con prodotti affini lavorati diversamente, il grano resta sempre una fonte alimentare primaria nel nostro fabbisogno giornaliero.
Le coltivazioni di grano, da centinaia di anni, sono alla base di ogni economia con una conformazione morfologica tale da poter permettere la pratica in questione. Molti non lo sanno, ed è per questo che gli agricoltori che coltivano grano non sono apprezzati come dovrebbero.
“Iperbole” a parte, molte persone non sanno nemmeno che dietro alla gustosissima e famosissima pastiera napoletana c’è una grande lavorazione di grano.
Infatti, come la tradizione insegna, l’ingrediente principale della pastiera napoletana è proprio il grano, che viene fatto cuocere fino a diventare quasi cremoso per poi essere impastato con il resto degli ingredienti.
Un sapore unico, che contraddistingue questo tipico dolce campano da tutte le altre imitazioni di carattere internazionale. La vera pastiera napoletana è impastata con un tipo di grano specifico, spesso già cotto e lavorato. Per cui… non resta che cimentarsi con la ricetta per la pastiera napoletana e godersi una pietanza dal sapore inconfondibile!
Ed in tutto questo, non dimentichiamoci di ringraziare gli agricoltori che, con tanta pazienza e passione, lavorano i propri campi per mandare avanti le coltivazioni di grano. Altrimenti, come faremmo senza avere a disposizione il grano per la pastiera?

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