Diossina: via libera ad etichettatura prossima settimana

L’approvazione definitiva prevista per il 18 gennaio del disegno di legge in materia di etichettatura alimentare, in sede legislativa alla Commissione Agricoltura della Camera, è una risposta concreta del nostro Paese ad una emergenza che sta raggiungendo dimensioni inquietanti. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che questa nuova emergenza cozza clamorosamente con la inerzia comunitaria, riaffermata ancora pochi giorni fa dove, nonostante il parere favorevole del Parlamento Europeo espressione dei cittadini, il Consiglio Europeo dei Ministri della salute (con la sola eccezione dell’Italia e pochi altri paesi) ha espresso contrarietà all’etichetta obbligatoria europea con l’ origine degli alimenti. Secondo l’Ue, ci verrebbe da pensare, che con una chiara etichettatura lederemmo gli interessi commerciali di quei “delinquenti” che fabbricano alimenti zootecnici con “olio bruciato di motori”, ovvero di quel mercato di carne, latte e uova che avvelena le nostre tavole e uccide le nostre imprese oneste. Ma evidentemente – sottolinea Marini – questi aspetti poco contano per la Ue delle lobby e degli interessi, quelle lobby e quegli interessi che conosciamo bene in quanto anche in Italia hanno cercato di bloccare la nostra legge sull’etichettatura. Oggi più che mai la nostra legge nazionale – continua Marini – rappresenta un punto a favore della civiltà e della democrazia, ma anche un chiaro monito alla Ue: quando forze sociali, consumatori e cittadini fanno squadra è possibile sconfiggere le lobby e far vincere la gente, quando è in gioco la salute e la sicurezza di ciò che mangiamo si deve agire subito. Ecco perché dobbiamo approvare la nostra legge italiana e dobbiamo applicarla subito anche a costo, se necessario, di aprire un contenzioso con l’Ue perché – afferma Marini – dobbiamo confermare ancora una volta che quando si parla di trasparenza, sicurezza e qualità dei cibi italiani ovvero della filiera agricola italiana noi siamo un passo avanti a tutti. L’Italia è – conclude la Coldiretti – un forte importatore dalla Germania che è il principale fornitore di latte e derivati dell’Italia con quasi 41 milioni di quintali all’anno in equivalente latte (latte, latticini e formaggi), ma che esporta nella penisola anche grandi quantità di maiale (220 milioni di chili di carne e 3,7 milioni di chili di maiali vivi da macellare in Italia nei primi nove mesi del 2010) e marginalmente di uova (2,7 milioni di chili di uova, (in guscio, fresche, conservate o cotte nello stesso periodo).

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