Olio extra vergine di oliva
Olio extra vergine di oliva: la ricetta anticrisi di Confagricoltura
I dati parlano chiaro: continuiamo ad essere in balia delle tensioni del mercato spagnolo. I 2,60 euro al chilogrammo rilevati per i prezzi alla produzione dell’olio extra vergine italiano nell’ultima settimana del mese di marzo, confermano un momento particolarmente difficile, per risolvere il quale nulla sembra possa fare, né l’origine né la certificazione.
Varieta Settimana
dal 22/03/10
al 28/03/10 Settimana
Precedente Variazione % su
Settimana Precedente Variazione % su
Settimana Anno Precedente
Olio di oliva – verg.lampante 1,57 1,62 -2,79 -1,94
Olio di oliva – vergine 1,99 2,00 -0,35 7,61
Olio di oliva – vergine extra 2,60 2,61 -0,23 11,34
Alla base di questa situazione sta il fatto che l’olivicoltura italiana si è trovata a fronteggiare un mercato in evoluzione, senza aver maturato, salvo sporadiche eccezioni, la capacità di fare sistema e di innovare e, senza che le norme di supporto al settore avessero subito una adeguata trasformazione.
Nonostante questo, tutti gli indicatori economici dicono che il settore olivicolo ha una propensione alla crescita nei prossimi anni.
Per questo Confagricoltura ribadisce la necessità di un’olivicoltura forte e produttiva, che faccia margini con oli extra vergini di qualità e consenta di rafforzare all’estero la posizione competitiva del nostro Paese.
Occorre, dunque, avviare una nuova fase virtuosa per animare, valorizzare, far crescere e irrobustire l’organizzazione economica, rafforzando e specializzando un sistema di servizi alle imprese capace di intervenire in tutte le fasi del processo, dalla produzione al consumo.
Allo stesso tempo per creare valore e rendere più competitivo il nostro sistema Paese diventa necessario intensificare i legami tra i diversi componenti della filiera.
La pressione competitiva sui mercati finali è ormai talmente aspra da rendere indispensabili alleanze strategiche, superando le sterili e controproducenti divisioni che finiscono per fare il gioco dei nostri avversari. Per questo Confagricoltura ha aderito al Consorzio di Garanzia dell’olio Extravergine di Qualità, struttura di filiera integrata, dove è attiva la collaborazione tra produttori e grandi marche, per divulgare il messaggio dell’Alta Qualità come ulteriore elemento per difendere l’olio extra vergine italiano.
Ma soprattutto c’è bisogno di una seria politica nazionale, che individui le linee strategiche della nostra olivicoltura. Il piano olivicolo poteva essere una grande occasione, ma si è limitato a declinare le problematiche del settore, senza soffermarsi sulla individuazione di misure specifiche per l’aumento della capacità produttiva, prevedendo un concreto adeguamento strutturale, piattaforme di servizi, centri di condizionamento e stoccaggio.
“Servono determinazione e coraggio – dice il presidente della Confagricoltura Federico Vecchioni -. Non è più tempo di tentennamenti. Bisogna stabilire le priorità e fare scelte precise, cominciando da adeguate azioni di promozione per incentivare il consumo”.