Crisi: una impresa agricola su due in difficoltà guarda a moratoria debiti
Crisi: una impresa agricola su due in difficoltà guarda a moratoria debiti
La metà delle imprese agricole che hanno contratto prestiti con le banche potranno trovare beneficio dalla firma dell’”avviso comune” tra Ministero dell’Economia, Abi e associazioni di categoria che fanno parte dell’Osservatorio permanente banche/imprese, istituito presso l’Associazione bancaria italiana per la moratoria sui prestiti per le imprese. E’ quanto rileva la Coldiretti, a seguito dell’intesa raggiunta nei giorni scorsi presso la sede della Coldiretti e ora perfezionata a Milano alla presenza del ministro dell’ Economia Giulio Tremonti, nel segnalare che p er l’agricoltura l’accordo interessa circa 37,5 miliardi di affidamenti di cui 24 a medio e lungo termine e il rimanente a breve termine. Dei primi – puntualizza la Coldiretti – circa la metà hanno bisogno di un intervento di rifinanziamento per ricollocare le posizioni debitorie sul medio, lungo o lunghissimo termine, mentre il 60 per cento dei prestiti a breve termine dovrebbe essere riposizionato sul medio e lungo termine attraverso il consolidamento di passività o attraverso interventi di riequilibrio finanziario.
Sospensione dei pagamenti delle rate in linea capitale dei finanziamenti a medio e lungo termine per un periodo massimo di 12 mesi, sospensione per 12 mesi dei pagamenti di canoni su leasing immobiliare e 6 mesi per leasing mobiliare, allungamento per 9 mesi delle scadenze debitorie a breve termine con riferimento su anticipazioni di crediti certi ed esigibili – rileva la Coldiretti – sono gli aspetti fondamentali dell’accordo che vede tra i primi beneficiari le piccole e medie imprese e che assicurerà continuità aziendale alle aziende difficoltà a seguito della crisi economica e finanziaria o a quelle in posizione regolare con i pagamenti degli ammortamenti sui fidi bancari alla data del 30 settembre 2008 o infine a quelle che presentino rate in scadenza o rate scadute e non pagate (o pagate in parte) da non più di 6 mesi.
Il provvedimento – conclude la Coldiretti – svolge dunque una importante funzione di sostegno in attesa che il miglioramento della situazione economica possa ricreare nuove opportunità di sviluppo per le imprese agricole.
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